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Articolo 9 della Costituzione

Progetto e
Concorso nazionale

Articolo 9 della Costituzione

Cittadinanza attiva per valorizzare il patrimonio culturale della memoria storica a cento anni dalla Prima guerra mondiale


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PRESENTAZIONE

Sulla scia del successo che ha riscosso nello scorso anno, riparte nei prossimi giorni il Progetto “Articolo 9 della Costituzione”, promosso dalla Direzione Ordinamenti del Ministero dell’Istruzione, insieme con Fondazione Benetton e Ministero dei Beni culturali-Direzione per la valorizzazione, e rivolto in particolare a tutte le scuole superiori, ma anche alle classi terze delle scuole medie. Obiettivo (e anche titolo di quest’anno): valorizzare il patrimonio culturale della memoria storica, in occasione dei cento anni dalla Prima guerra mondiale. Sempre con la volontà di potenziare l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” all’interno delle scuole e di fornire strumenti pratici di cittadinanza attiva.

Si può crescere e formarsi infatti senza la consapevolezza del valore della memoria storica? senza riflettere fuori dagli schemi “ufficiali” sul senso degli anniversari? Da qui l’importanza di interrogare il passato attraverso documenti e fonti note, ma anche di scoprirne di nuove, di andare alla ricerca dei “segni” del passato, materiali e immateriali, ancora presenti a volte nelle case, nei paesi, nelle città, nella memoria orale, nei tanti luoghi del presente. Un’appropriazione quindi “dal basso” della storia della Prima guerra mondiale, attraverso quei processi di ricerca e di coinvolgimento che possono nascere proprio a scuola. Solo con la partecipazione dei giovani, sollecitati anche attraverso le loro emozioni, si aprono le strade che dagli orrori della guerra vanno verso la scoperta delle trasformazioni del proprio Paese, delle prime ragioni dell’Europa unita e del significato della “cittadinanza europea”, e poi ancora verso la conquista consapevole del valore universale della pace tra i popoli. Qui l’articolo 9 della Costituzione, che è il tema unificante ogni anno di questo progetto, si incontra con l’art. 11, in un ideale itinerario segnato dai principi costituzionali verso un’idea di “cittadinanza attiva” e partecipe, ben diversa da quella costruita in modo autoritario con le guerre.

Per questi obiettivi si sono unite tante forze che credono nella scuola, nei giovani e nell’incontro tra istituzioni diverse: dal Ministero degli Esteri a Camera e Senato, dalla Direzione per lo Studente del Miur al Centro per i Servizi educativi del MiBAC, dalla “Domenica” del Sole24Ore – anche quest’anno a fianco del progetto – a Rai Educational e Rai Radio3, da molti musei (per es. il Museo Centrale del Risorgimento) e altri partner che si aggiungeranno lungo il percorso, appena avviato anche con la collaborazione di alcuni componenti del “Comitato storico-scientifico per gli anniversari di interesse nazionale”.

A disposizione degli studenti e dei loro docenti ci sarà una serie di strumenti: incontri con esperti in luoghi significativi (anche all’estero), streaming delle lezioni, materiali di approfondimento nel sito internet del progetto (www.articolo9dellacostituzione.it), l’accompagnamento settimanale della “Domenica” del Sole, moltissimi documenti provenienti da archivi digitali e da Rai Educational (che metterà a disposizione anche un corso per la realizzazione del prodotto video), possibilità di visite didattiche nei luoghi della memoria, una sezione del sito, destinata all’interazione con le scuole, più ampia e animata da storici, giuristi, esperti di didattica e di comunicazione televisiva, radiofonica, multimediale. I temi delle lezioni intendono offrire non una rivisitazione della storia della Prima guerra mondiale, che già si studia nelle scuole, ma un percorso di riflessione e partecipazione che coinvolga gli studenti lungo un filo conduttore che va dal significato del patrimonio culturale della memoria storica fino all’art. 11 della Carta costituzionale sul ripudio della guerra, e che passerà tra l’altro attraverso la ricerca dei “segni” del cambiamento (in luoghi, persone, mentalità, lingua, arti, etc.), la guerra vista dalla parte dei vinti, la dimensione europea durante e dopo il conflitto, la discussione se sia possibile una memoria condivisa. Non meno importanti saranno le lezioni sulle tecniche per la produzione dell’elaborato previsto dal concorso, proprio perché saper comunicare ed esprimersi con le tecnologie più attuali è una parte delle competenze di cittadinanza.

Tra le novità rilevanti di quest’anno la proposta alle scuole di produrre una ricerca documentata, sul tema del patrimonio della memoria storica, che possa essere utilizzata dagli studenti delle classi di terza media: saranno loro infatti i primi fruitori e i primi giudici nel concorso, un modo questo per valorizzare il lavoro dei più “vecchi” e la responsabilità dei più giovani all’interno di un’idea di “educazione tra pari”. Alla fine, un breve video o un breve documento radiofonico dovranno racchiudere la sintesi più efficace dei risultati: in premio anche la possibilità di farli circolare nei canali televisivi e nel mondo della comunicazione digitale.

 (Paolo Corbucci, A scuola per rivivere il passato, «Domenica de Il Sole 24 ore»,
domenica 15 settembre 2013, pag. 39)

 


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