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INCONTRO

13.12.2012
Inizio ore 11:00

L'importanza del rapporto artista-artigiano per lo sviluppo culturale italiano


Relatore: Tobia Scarpa

Si è laureato presso la Facoltà di architettura di Venezia nel 1969. Da allora ha lavorato sia nel campo del design che in quello dell'architettura e del restauro realizzando, in collaborazione con Afra Bianchin, numerose opere significative. Dal 2000 insegna alla facoltà di disegno industriale ClaDIS di Venezia. Tra i numerosi premi ed i riconoscimenti ricevuti: Il Compasso d'oro ADI del 1970; Compasso d'Oro, Segnalazione d'Onore ADI del 1979; il Resource Council Inc. 1981; Neocom merit Award, Chicago, 1982; Primer, Premio Nacional De Diseño Otorgado 1987; Auszeichnung für hohe Design Qualität 1992 e l'IF Industrie Forum Design Hannover del 1992.

Inoltre, alcune delle sue opere sono esposte nei più importanti musei del mondo e nell'ottobre 2004 l'Istituto Italiano di Cultura di Chicago ha organizzato una esposizione itinerante (Chicago, Los Angeles, Toronto, San Francisco) dedicata al suo lavoro.

Nel campo del design realizza progetti per: B&B Italia (Coronado), Cadel, Casas, Cassina (Soriana), Dimensione Fuoco, Flos (Papillona, Pierrot), Gavina ora Knoll International, Goppion, IB Office, Maxalto, Meritalia (Libertà), Molteni, San Lorenzo, Stildomus, Unifor, Veas.

Nel 1964 con la progettazione della prima fabbrica, Tobia Scarpa e Afra Bianchin diventano i progettisti di tutta l'architettura industriale del gruppo Benetton. Della vasta produzione architettonica si ricordano: fabbrica C&B Italia a Novedrate, casa Benetton a Paderno, casa Zamprogno a Treviso, casa Scarpa a Trevignano, Villa Fragiacomo a Trieste, casa Lorenzin ad Abano Terme, casa Molteni a Carimate, casa Meroni a Carimate, casa Tonolo a Ponzano, il complesso industriale della Benetton Group, lo stadio di atletica polifunzionale di Lommel (Belgio), il Palazzo dello Sport di Salerno e la sede dell'Interporto di Padova.

Tra i restauri: Barchessa Villa Lia a Treviso, Punto Sip a Treviso, Palazzo Del Monte a Reggio Emilia, complesso trecentesco a Treviso, i progetti per il restauro di Via Isola a Treviso e Villa Loredan a Volpago del Montello, Villa Guarnieri a Ponzano Veneto, la Loggia dei Cavalieri a Treviso, i Palazzi Bonati e Brusati a Carpi, il Palazzo Bomben-Caotorta a Treviso, le Gallerie dell'Accademia di Venezia e il Palazzo del Mercato Vecchio a Verona.

Sede dell'incontro: Palazzo Ducale e Castello di San Giorgio

Soprintendenza per i beni storici, artistici, ed etnoantropologici per le province di Mantova, Brescia e Cremona

Piazza Sordello, 40
46100 Mantova

Il Palazzo Ducale di Mantova, ubicato nella zona nord-orientale della città, tra l’antica piazza di San Pietro, l’attuale piazza Sordello, e la riva del lago inferiore, è costituito da un vasto insieme di edifici, cortili e giardini. Inizialmente composto da corpi di fabbrica disaggregati, trovò forma organica nella prima metà del XVI secolo, quando divenne un unico grandioso complesso architettonico che ancora attualmente occupa una superficie di 35.000 metri quadrati.

La famiglia Gonzaga ne fa la propria residenza dal 1328 al 1707, quando l’ultimo duca Ferdinando Carlo fu costretto all’esilio. Con il dominio austriaco alcuni ambienti della corte prospicienti l’attuale piazza Sordello furono riadattati in luoghi di rappresentanza.

Dopo l’abbandono del XIX secolo, il Palazzo Ducale è stato dall’inizio del Novecento oggetto di restauri ed è oggi sede museale statale e ospita gli uffici della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Brescia, Cremona e Mantova.


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