5° edizione4° edizione 3° edizione 2° edizione 1° edizione
Articolo 9 della Costituzione

Progetto e
Concorso nazionale

Articolo 9 della Costituzione

Cittadinanza attiva per la cultura, la ricerca,
il paesaggio e il patrimonio storico e artistico


Home / Incontri e approfondimenti / Lista degli incontri / Dalla geografia storica ai paesaggi quotidiani: esercizi di lettura delle carte e dei luoghi

INCONTRO

25.10.2012
Inizio ore 11:00

Dalla geografia storica ai paesaggi quotidiani: esercizi di lettura delle carte e dei luoghi


Elenco scuole incontro

Il recente inserimento della Geografia storica nei programmi scolastici della scuola superiore sembra abbia provocato un diffuso spaesamento tra i docenti in merito alla natura e alle possibili declinazioni di questa materia. In realtà la tradizione degli studi geografici italiani ha avuto illustri esponenti che si sono occupati attivamente di questa disciplina mettendola addirittura al centro di un sostanziale processo di riforma di tutta la Geografia in Italia, a partire dagli anni ’60 del secolo scorso.
La Geografia storica si occupa dello studio delle strutture spaziali di età passate, quindi del modo in cui le comunità umane hanno progettato, organizzato, gestito e trasformato il territorio in cui si è attivata la loro azione sociale, e svolge le proprie analisi utilizzando varie metodologie di indagine quali fonti di terreno, archivistiche, archeologiche, cartografiche, iconografiche, fotografiche, ecc.
Nel colloquio si cercherà di restituire un’idea concreta della Geografia storica e delle sue pratiche scientifiche per acquisire un’approfondita conoscenza dei luoghi in cui viviamo e contribuire alla formazione di una maggiore consapevolezza sociale, necessaria per salvaguardare e valorizzare i nostri paesaggi quotidiani.
Come ricordava l’ex magistrato Gherardo Colombo in uno dei precedenti incontri, l’Articolo 9 della Costituzione tutela con il paesaggio italiano anche la sua storia, ribadendo implicitamente il fecondo legame tra “valori storici e quadri ambientali”, per citare un fondamentale studio di Lucio Gambi, uno dei maggiori geografi italiani.
Indagheremo dunque il necessario rapporto tra ricerca storico-geografica e realtà dei nostri paesaggi, dimostrando come riscoprire le profonde interrelazioni tra le strutture visibili e invisibili del paesaggio (ad esempio quelle giuridiche) e le comunità che lo hanno organizzato e abitato, per sollecitare una più ampia diffusione della disciplina geostorica, in funzione anche di una più attenta e consapevole pianificazione territoriale.

Relatore: Massimo Rossi

Geografo storico, laurea con lode in Lettere all’Università di Ferrara (1986), coordinatore (1987) dell’Archivio cartografico all’Istituto di Studi Rinascimentali di Ferrara, nel 1989 vince una borsa di studio presso il centro cartografico della Newberry Library di Chicago; dottore di ricerca in Geografia storica presso l’Università di Genova. È responsabile della Cartoteca della Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso, con funzioni di quadro direttivo. Per il (CISGE) Centro Italiano per gli Studi Storico Geografici (Università Roma Tre), coordina la sezione di Storia della cartografia. Attualmente è referente del progetto Atlante Veneto per il censimento dei materiali cartografici storici nelle biblioteche del Veneto in partnership con la Regione del Veneto (Direzione Beni culturali). Ha svolto docenza come professore a contratto (Università di Padova) sui temi geostorici dell’evoluzione del paesaggio veneto e sull’elaborazione dei Sistemi Informativi Geografici (GIS); ha tenuto corsi e docenze presso varie università (Ca’ Foscari, IUAV, Udine, Firenze, Genova, Bologna, Ferrara) e conferenze in sedi nazionali e internazionali, pubblicando numerosi saggi e articoli. Gli interessi principali sono rivolti allo studio delle modificazioni dei paesaggi, ai contesti geostorici e agli artefici delle rappresentazioni cartografiche.

Sede dell'incontro: CSVAQ - Casa del Volontariato

La Casa del Volontariato e dell'Associazionismo è stata inaugurata a L'Aquila il 16 luglio 2011. Una struttura fortemente voluta dalle associazioni aquilane all'indomani del sisma del 6 aprile come risposta concreta alla carenza di luoghi di aggregazione in città. Oltre ad ospitare la sede del CSVAQ, la Casa del Volontariato offre spazi attrezzati quali una sala polifunzionale da cento posti, sale per riunioni ed attività di formazione, spazi per le associazioni e per le realtà giovanili della città, oltre ad una foresteria con quattordici posti letto. Insieme all'adiacente Casa dell'Associazionismo, che ospita le sedi di dieci organizzazioni sociali della città (Banca Etica, 180 Amici L'Aquila ONLUS, AVULSS ONLUS L'Aquila, Centro Studi G. Volpe ONLUS, Percorsi Associazione Regionale Familiari per la Tutela della Salute Mentale, L'Impronta, VAS Volontari Abruzzesi Sangue, Nuova Acropoli AIB, Comitato Regionale ARCI Abruzzo, AUSER Volontariato Provinciale L'Aquila), la Casa del Volontariato si propone come un vero e proprio incubatore sociale per ripensare e ricostruire insieme il futuro della comunità aquilana.
 
IL CSVAQ è situato presso la Casa del Volontariato (Via Saragat, snc – località Campo di Pile, L'Aquila) nei pressi del centro Commerciale L'Aquilone e della sede della CGIL.
 


FONDAZIONE BENETTON STUDI RICERCHE via Cornarotta 7-9, Treviso, Italy | c.f. 01236810261