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Articolo 9 della Costituzione

Progetto e
Concorso nazionale

Articolo 9 della Costituzione

Cittadinanza attiva per la cultura, la ricerca,
il paesaggio e il patrimonio storico e artistico


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OBIETTIVI E
FINALITÀ

Il Progetto e Concorso nazionale Articolo 9 della Costituzione. Cittadinanza attiva per la cultura, la ricerca, il paesaggio e il patrimonio storico e artistico consiste in un percorso educativo e di istruzione multidisciplinare con la finalità di far incontrare due risorse dalle grandi potenzialità su cui oggi investire: il patrimonio culturale nazionale, che la Costituzione ci ricorda di promuovere e tutelare, e i giovani, della cui partecipazione attiva e responsabile il Paese ha bisogno.

Con questa finalità si vuole contribuire allo sviluppo di un pensiero critico e consapevole dei valori della Costituzione italiana, con particolare riferimento ai principi contenuti nell’articolo 9; inoltre ci si propone di sensibilizzare i giovani alla conoscenza e alla salvaguardia del patrimonio storico, culturale, artistico, paesaggistico e scientifico italiano, e ai principi dell’impegno e della responsabilità personale nei confronti del “bene comune”.

Finalità non secondaria è quella di accrescere la consapevolezza che i beni culturali italiani sono “beni” da conoscere, tutelare e promuovere, anche come un mezzo di coesione nazionale, come strumento di una identità inclusiva, in un periodo di importanti trasformazioni sociali.

L’intero Progetto si configura come un supporto didattico per tutte le scuole superiori chiamate da qualche anno a inserire nella propria offerta formativa l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”. La proposta di approfondimento, rivolta a docenti e studenti, riguarda temi trasversali a tutti gli indirizzi di studio e si prefigge un duplice obiettivo:

  • in primo luogo sviluppare alcune competenze di cittadinanza, sia quelle di base, da certificare al termine del primo biennio, sia quelle che investono l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” lungo tutto il quinquennio della scuola superiore. Per es. il DM 139/2007, che ha introdotto nell’ordinamento della scuola secondaria di secondo grado, la nozione di “competenza di base”, ha stabilito che tutti gli studenti (dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali) al termine del corso di studi dell’obbligo d’istruzione debbano possedere alcune precise competenze spendibili nella realtà sociale, tra le quali quella di “utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario”;

  • in secondo luogo fare della partecipazione al Progetto uno strumento complementare per gli insegnamenti curricolari disciplinari, in particolare di Storia e Storia dell’Arte, ma anche di altre discipline, a seconda degli obiettivi che i docenti e i consigli di classe individueranno nella loro progettazione.

Le recenti riforme che hanno interessato i curricoli della scuola italiana coinvolgono infatti anche l’educazione al patrimonio artistico-culturale, le conoscenze e le competenze degli allievi in un ambito fondamentale per l’identità e il futuro del Paese e dell’Europa.

Il Regolamento di riordino dei Licei (DPR 89/2010) riporta precise esemplificazioni metodologiche sulla necessità di inserire, nelle attività didattiche, considerazioni sullo stato di conservazione delle opere (architettoniche, pittoriche, scultoree ecc.) e sulle problematiche del restauro. I “risultati di apprendimento” comuni ai percorsi liceali sottolineano l’importanza anche economica del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, e la necessità di preservarlo attraverso la tutela e la conservazione. Inoltre le Indicazioni richiedono ai licei di fornire agli studenti strumenti idonei per diventare non soltanto conoscitori dei fenomeni artistici, ma attori consapevoli e impegnati a difendere e valorizzare il patrimonio artistico . La Storia dell’Arte è quindi disciplina nodale per i temi della “cittadinanza attiva”.

Per tutti i nuovi istituti tecnici, sia del settore economico sia del settore tecnologico, il Profilo educativo, culturale e professionale dello studente, il cui riferimento è d’obbligo per la progettazione dei docenti, prevede esplicitamente l’obiettivo di “riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione”.

Le “Linee Guida” per i Tecnici e i Professionali, emanate nel gennaio 2012, sottolineano la necessità di perseguire l’obiettivo dell’integrazione dei saperi scientifici e umanistici. In particolare le discipline umanistiche devono contribuire a dare spessore etico-sociale alle discipline tecnico-scientifiche per evitare il rischio di una visione specialistica che smarrisca il legame con la realtà e con la storia. In questo senso educare al valore del patrimonio artistico e culturale nei corsi tecnico-professionali significa accettare la sfida per un vero umanesimo, per la centralità della persona nella dimensione complessa del reale e delle sue trasformazioni.

Poiché in tutti gli ambiti della riforma citati (i Profili in uscita dello studente, le Indicazioni nazionali, le Linee guida e il DM 139/2007 sull’obbligo d’istruzione) lo Stato ha fissato un obiettivo generale e formulato l’indirizzo strategico in termini di competenza finale: la “valorizzazione consapevole del patrimonio artistico”,  va evidenziato che sta poi alle scuole e alla loro autonomia raccogliere la responsabilità e il valore del nuovo ruolo, e svolgere un conseguente esercizio di progettazione dei percorsi più funzionali alla costruzione della competenza finale. Per questa ragione i docenti utilizzare la partecipazione al Progetto come uno strumento didattico di grande potenzialità e flessibilità, adattabile alle rispettive progettazioni didattiche. Nello stesso tempo al termine delle attività sarà possibile valutare i risultati raggiunti attraverso l’osservazione del lavoro svolto dagli studenti nelle diverse fasi e l’esame dei loro prodotti finali.

Le scuole potranno usare in piena libertà, all’interno della loro autonomia didattica, le metodologie, i materiali e gli strumenti messi a disposizione dal Progetto, a partire dalle “lezioni-conferenze”, dal materiale informativo che verrà inviato a ciascuna classe iscritta, dalle risorse disponibili nel sito www.articolo9dellacostituzione.it.

Più in generale la proposta formativa contenuta nel Progetto ha l’obiettivo di valere come esempio didattico per la costruzione di competenze trasversali, che richiedono un concorso di più discipline e la creazione di contesti di apprendimento differenziati, in cui gli studenti siano chiamati ad agire e a confrontarsi con problemi reali. In questi contesti di apprendimento sarà possibile per la scuola entrare in contatto con la società civile, con la sua storia, i problemi, le risorse e i possibili apporti alla formazione degli studenti.

Per le ragioni evidenziante il Progetto si configura dunque come una misura di sostegno, da parte della Direzione Ordinamenti del MIUR, all’innovazione didattica e come un’azione di accompagnamento alla riforma.

 

 

 



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