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INCONTRO

04.03.2016
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La green economy: l’economia del nostro futuro


In collaborazione con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile 

 


La green economy, l'economia del nostro futuro from Articolo9 on Vimeo.

Puntare sulla green economy per migliorare il benessere, aumentare l’occupazione, affrontare la crisi climatica e tutelare l’ambiente

Il contesto della crisi economica internazionale del 2008 e della crisi climatica: la green economy come risposta congiunta a queste due crisi.
Il rapporto fra contenuti sociali ed economici e quelli ambientali è ben presente sin dalla definizione di “green economy “introdotta dall’Unep nel 2009  e sviluppato con la lista dei 9 principi che dovrebbero orientare la green economy ( elaborati dalla Green economy coalition nel 2012): 1. Sostenibilità ( la green economy è uno strumento per realizzare uno sviluppo sostenibile), 2. Equità, 3. Qualità della vita, 4. Rispetto dei limiti della natura, 5. Inclusione e partecipazione, 6.Responsabilità, 7. Resilienza, 8 Efficienza). Solidarietà verso le future generazioni.
I contenuti economici sono più sviluppati nella nozione di “green growth” sviluppata dall’OCSE dal 2011 e, più recentemente, l’Agenzia Europea per l’ambiente ha definito la “circular economy” come pilastro dell’uso efficiente delle risorse di una green economy.

Le nuove politiche energetiche della green economy: introduzione e illustrazione di casi di buone pratiche per le fonti rinnovabili, la mobilità sostenibile e il risparmio energetico

Il settore energetico, che è un aspetto centrale della green economy, è al centro di una profonda trasformazione, guidata in parte dalle politiche climatiche e in parte dalle evoluzioni delle tecnologie e del mercato. Il principale segnale di questa trasformazione è rappresentato dallo spostamento degli investimenti verso nuove forme di produzione energetica a basse emissioni e, più marginalmente, verso interventi per l’efficienza energetica e la mobilità sostenibile.
Dopo l’Accordo di Parigi dobbiamo aspettarci una ulteriore accelerazione verso la diffusione di tecnologie e pratiche low carbon: per centrare l’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2°C rispetto al periodo pre-industriale bisognerà mettere in campo processi spinti di decarbonizzazione supportati da politiche e strumenti adeguati, a cominciare da una riforma fiscale in chiave ecologica e a sistemi di carbon pricing.
L’Italia in questo campo presenta alcuni casi di eccellenza, importanti potenziali di sviluppo, ma sconta anche una scarsa integrazione delle politiche climatiche ed energetiche.

L’economia circolare quale pilastro della green economy: introduzione e illustrazione di buone pratiche per ridurre il consumo di risorse naturali ,minimizzare lo smaltimento dei rifiuti e massimizzare il riciclo

Uno dei pilastri della green economy è il modello dell’economia circolare che porta ad una trasformazione dell’attuale sistema di produzione e consumo basato su un modello lineare (estrai, produci, consuma e getta) a un modello circolare (estrai, produci, consuma e riproduci). Questo modello ha come obiettivo quello di preservare e mantenere il più a lungo possibile il valore dei prodotti e dei materiali nell’economia, riducendo la generazione di rifiuti non riciclabili, e l’eccessivo consumo di risorse primarie.
L’obiettivo dell’intervento sarà quello di illustrare i concetti chiave dell’uso efficiente dei materiali e dell’economia circolare e i temi alla base dell’economia circolare. Verranno rappresentare brevemente le novità normative che sono in fase di discussione in Europa e illustrati alcuni casi di buone pratiche che permettono una riduzione del consumo di risorse naturali, massimizzano il riciclo e riducono lo smaltimento in discarica. Le buone pratiche presentate saranno: la filiera del riciclo del vetro, della carta e della frazione organica.

 

Relatore: Edo Ronchi, Andrea Barbabella, Emmanuela Pettinao

Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile nel settembre del 2008, è laureato in Sociologia all'Università di Trento. Docente di progettazione ambientale, corso di laurea in Architettura del Paesaggio, presso l’Università la Sapienza di Roma, è stato parlamentare, docente universitario e ministro dell'ambiente. Studioso ed esperto delle problematiche ambientali e dello sviluppo sostenibile, ha pubblicato numerosi testi.

Andrea Barbabella, nato a Roma nel 1974 e laureato in Scienze ambientali, è responsabile per l’energia e per le strategie e il reporting di impresa della Fondazione per lo sviluppo sostenibile (www.fondazionesvilupposostenibile.org). Dal 2013 coordina il gruppo di lavoro “Energia e Clima” degli Stati Generali della Green Economy (www.statigenerali.org), iniziativa promossa da 65 associazioni d’impresa in collaborazione con i Ministeri dell’ambiente e dello sviluppo economico. È autore di un dossier annuale della Fondazione sul clima che fa il punto sulle performance dell’Italia e collabora con imprese ed Enti locali nella definizione di piani di riduzione delle emissioni di gas serra. Nell’ambito della Corporate Social Responsability ha sviluppato una originale metodologia per il reporting e la pianificazione strategica, il Green Economy Report e le Green Strategy. Svolge attività convegnistiche e di formazione presso Università e Centri di ricerca ed è autore di numerose pubblicazioni in materia di energia, sostenibilità e green economy.

Emmanuela Pettinao, nata a Cagliari nel 1982 e laureata in Ingegneria per l’ambiente e il territorio lavora alla Fondazione per lo sviluppo Sostenibile nell’Area rifiuti e uso efficiente delle risorse. Dal 2015 coordina il gruppo di lavoro “Materiali, rifiuti ed economia cricolare” degli Stati Generali della Green Economy. È responsabile dal 2010 del Rapporto annuale “L’Italia del riciclo”, che fornisce un quadro aggiornato sulle dinamiche europee e internazionali dei mercati dei materiali riciclati, sulle tendenze in atto in Italia e sulle problematiche e potenzialità del settore, dando espressione all’intero settore del riciclo italiano grazie al coinvolgimento di tutte le filiere del settore industriale. Collabora con la Pubblica amministrazione e coi consorzi di gestione dei rifiuti nella definizione di piani e strategie per la riduzione della produzione dei rifiuti, per l’incremento delle raccolte differenziate, del riciclo dei rifuti e lo sviluppo del’economia circolare. Svolge attività convegnistiche e di formazione presso le Università.

Sede dell'incontro: Roma, Biblioteca nazionale centrale di Roma


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