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Home / Incontri / La Terra sorella e madre. Il linguaggio della fraternità e della bellezza nella nostra relazione con il mondo secondo papa Francesco: una guida alla lettura dell'Enciclica Laudato si'

INCONTRO

11.03.2016
Inizio ore 11:00

La Terra sorella e madre. Il linguaggio della fraternità e della bellezza nella nostra relazione con il mondo secondo papa Francesco: una guida alla lettura dell'Enciclica Laudato si'


La Terra sorella e madre. Il linguaggio della fraternità e della bellezza nella nostra relazione con il mondo secondo papa Franc from Articolo9 on Vimeo.

 

La Terra sorella e madre.
Il linguaggio della fraternità e della bellezza nella nostra relazione con il mondo secondo papa Francesco
Una guida alla lettura dell'Enciclica Laudato si‘


L’enciclica di papa Bergoglio è stata definita dal Guardian “uno dei documenti più significativi della Chiesa degli ultimi 100 anni” e tocca la questione centrale del nostro tempo: la sostenibilità socio-economica e la accettabilità sul piano etico del nostro modello di sviluppo.
L’ossimoro del cantico di san Francesco (la terra “sorella” e “madre”) sottolinea la nostra appartenenza alla terra e la nostra dipendenza da essa, in un mondo in cui tutto è interconnesso e in cui l’umanità deve seguire la via di una ecologia integrale.
Rivolta a credenti e non credenti (la parola dialogo ricorre 23 volte tra titoli e testo un dialogo tra religioni, tra religioni e scienza, tra discipline, tra gli ecologisti, tra politica e economia, tra cittadini e politica), perché accomunati dalla cura delle casa comune (essi “sono d’accordo sul fatto che la terra è essenzialmente una eredità comune, i cui frutti devono andare a beneficio di tutti.”, 93), e chiusa da una Preghiera per la nostra terra
“che possiamo condividere tutti quanti crediamo in un Dio creatore onnipotente”, l’enciclica Laudato si’ dedica anche grande attenzione alla bellezza.
L’aggettivo “bello” e il sostantivo “bellezza” ricorrono una cinquantina di volte nel testo di papa Francesco.
Si tratta della bellezza del Creato, ma anche di quella degli artefatti umani: “Si può negare la bellezza di un aereo, o di alcuni grattacieli?”.
Di qui l’importanza tanto della cura del Creato, quanto degli spazi pubblici e delle città. “Insieme al patrimonio naturale, vi è un patrimonio storico, artistico e culturale, ugualmente minacciato. È parte dell’identità comune di un luogo e base per costruire una città abitabile. Non si tratta di distruggere e di creare nuove città ipoteticamente più ecologiche, dove non sempre risulta desiderabile vivere. Bisogna integrare la storia, la cultura e l’architettura di un determinato luogo, salvaguardandone l’identità originale. Perciò l’ecologia richiede anche la cura delle ricchezze culturali dell’umanità nel loro significato più ampio.”
“La liberazione dal paradigma tecnocratico” avviene “quando la ricerca creatrice del bello e la sua contemplazione

Mario Salomone

Mario Salomone ha insegnato Sociologia dell’ambiente e del territorio, Educazione ambientale e Comunicazione politica nelle Università degli Studi di Bergamo, Milano Bicocca, Torino e IULM. Nell'anno accademico in corso è docente di Turismo e sviluppo locale nel corso di Laurea magistrale in Progettazione e gestione dei sistemi turistici dell'Università di Bergamo. 
Autore di monografie, articoli e saggi, oltre che di romanzi e racconti, è stato membro del Comitato scientifico italiano presso l’UNESCO della UN-DESD, United Nations Decade of Education for Sustainable Development 2005-2014.
Attualmente è tra l'altro Segretario Generale della rete mondiale di educazione ambientale (WEEC) e presidente della FIMA (Federazione italiana media ambientali).

Sede dell'incontro: Milano, Mediateca della Biblioteca Braidense, Via della Moscova, 28


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